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“2 million Jews die: Hitler is the most horrible man. Leopold kills 20 million Africans, yet he is still not the worst man who ever lived. There must be something wrong with this narrative, totally something wrong. It can't be right by day, by night, or by mathematics. It cannot be right, that the whole world watches the massacre of Black people and says, nothing.”Joshua Maponga
RISVEGLIO
Il panafricanismo sta diventando un fenomeno in crescita, le nuove generazioni hanno accesso all’informazione più agevolmente di un tempo e ciò risveglia in loro un senso di dovere…dovere di riappropriazione della propria identità.
Il signor Traorè non fa eccezione, anzi, è a mio parere uno degli uomini più pragmatici in materia. In quanto presidente del Burkina Faso e capo della transizione del paese dal 2022, sta accumulando successi inediti dimostrando che pure un paese nel caos può ritrovare la stabilità.
La sua leadership resisterà fino al compimento della totale transizione del paese da lui auspicato?
DOMANDONA
Di fronte alle numerose sfide e le pressioni geopolitiche, la sua determinazione nel portare avanti la nazione spicca rispetto alla maggior parte dei leader africani. In genere gentiluomini di buon senso come Traorè non durano molto, ci sono molti esempi nella storia a dimostrarlo (Lumumba, Nkrumah, Sankara…), e con essi muore tutto il loro duro lavoro. Si salva solo l’idea, quella non si cancella e rimane al servizio di chi ha le orecchie per ascoltare e la mente per rifletterci sopra.
"Potete uccidere un uomo, ma non potete uccidere le sue idee."Thomas Sankara
Quali sono le caratteristiche del leader rivoluzionario perfetto?
- Rivoluzionario: la grande maggioranza dei paesi africani necessita di una drastica pulizia dei sistemi gestionali corrotti fin nel midollo in tutti i settori.
- Perfetto: ad intendere che avere una buona intuizione non basta, deve essere un uomo a prova di pallottole e missili, capace di portare a compimento una totale transizione economica e politica che duri anche dopo di lui.
Se tale figura è pura utopia, voglio almeno provare ad immaginarlo e chissà ci penserò io ad assumerne le sembianze…😗
P.S. Sono convinto che risollevare i paesi africani instabili e colpiti da continui colpi di stato sia possibile. Un esempio concreto è il Burkina Faso, il cui PIL è passato da circa 18 miliardi a 21 miliardi di dollari in soli due anni, durante il governo di Ibrahim Traoré. Il vero problema risiede nella gestione politica ed economica, non certo nella mancanza di risorse.
I VALORI DI UN LEADER
Una popolazione povera, affamata e senza una buona educazione è una popolazione fragile. Da questo scenario deriva una politica di élite, che in risposta ha il potere di fare qualsiasi cosa.
In Africa vige la legge del più forte, se puoi stare al potere allora ci stai il più a lungo possibile e nessuno può dirti nulla. Come siamo arrivati a questo punto…beh questa è una questione assai complessa che non riguarda solo questo continente.
“Non sta al potere chi vuole, ma chi può”Paul Biya
ll leader perfetto, nel mio immaginario deve essere come un padre e la popolazione il figlio (mi piace questa interpretazione). Ogni decisione del genitore in merito alla crescita del suo bimbo è determinante e deve essere finalizzata a renderlo indipendente un giorno, al punto che se il padre dovesse scomparire, potrà farlo tranquillo e consapevole di aver messo su un uomo capace, forte, preparato. Sicuramente questo andrebbe a sciogliere il paradigma della legge del più forte.
Al contrario è risaputo che i signori al comando sia nel bene che nel male, non si preoccupano del…dopo. Si pensi a Gheddafi che ricco sfondato com’era, lasciò la Libia nel caos totale. Aveva accentrato tutto il potere su di sé ed è bastata la sua morte per far precipitare il paese nel disordine. Non c'era una struttura politica, lui era la politica (letteralmente). E dove sono finite le sue eredità? Sicuramente non ai suoi figli ammazzati successivamente e nemmeno alla Libia segnata dalla presenza di terroristi.
LEADERSHIP DI TRAORE
Traoré sembra voler rompere questo schema triste e ricorrente.
Dopo aver preso il potere nel settembre 2022, ha deciso di mantenere solo il salario di capitano dell'esercito burkinabé, rinunciando a quello previsto in quanto capo di Stato (come fece Thomas Sankara prima di lui). Tale scelta riflette lo spirito di sacrificio che deve abitare in ciascuno dei burkinabè nella situazione attuale del Paese.
Nel 2023 gli stipendi dei ministri sono stati ridotti del 30%. Parallelamente, ha aumentato del 50% gli stipendi dei dipendenti pubblici.
Ha incentivato la lavorazione interna delle materie prime, di cui il Burkina è ricco, per incrementare l’autosufficienza nazionale. Anche i detenuti lavorano le terre, al fine di ottimizzare al meglio la produzione (questione ad alta priorità).
Particolarmente significativa è l’alleanza con la Russia intensificatasi negli ultimi anni, gesto esplicito e fuori dagli schemi. Mal visto dall'Occidente, ovvio, ma il loro parere adesso non è rilevante.
- La Russia ha raddoppiato le borse di studio per studenti burkinabé, in particolare nel campo scientifico, che sta alla base dello sviluppo di un paese.
- La formazione delle forze armate del Burkina Faso si è intensificata, con un aumento del numero di istruttori militari russi nel paese. Questo mira a garantire la sicurezza nazionale, in particolar modo contro i terroristi.
- Infine il Burkina Faso, insieme a Mali e Niger, ha formato l'Alleanza degli Stati del Sahel (AES), con l'obiettivo di creare una forza congiunta per combattere l'insurrezione jihadista, con il sostegno militare della Russia.
In ogni caso l'AES si sta rapidamente trasformando in un progetto politico, economico e ideologico molto più ampio, che consolida una relazione basata sulla trasparenza ed il perseguimento di obiettivi comuni
CONCLUSIONE
Sono politiche di tutto buon senso….concettualmente nulla di geniale, eppure mettono ogni giorno a rischio la vita del signor Traorè, a causa della radicata corruzione nel paese. Sta indubbiamente investendo sul futuro della nazione con un piano a lungo termine molto promettente, aborrisce l’idea di accentrare tutto il potere su di sè sfruttando il suo carisma e la sua fama, e questo penso sia molto nobile da parte sua.
Un leader rivoluzionario è un guerriero in un giardino. Forte quando serve, invisibile quando può. Sempre al servizio.
BIBLIOGRAFIA
YouTube - Zack Mwenkassa
YouTube - Alain Foka
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